Chopin-Liszt: "Anomalie" armoniche e strutturali




Chopin-Liszt: "Anomalie" armoniche e strutturali

Tutti noi conosciamo Chopin, ma ci sono delle composizioni che non sono proprio conosciute dal grande pubblico come il Canone in fa minore, il Preludio op. 28 n. 2 e l'ultima mazurca nella ricostruzione definitiva fatta da Milosz Magin. Chopin è l'espressione della dolce intimità dei salotti borghesi e la calda atmosfera di una serata musicale fra gli amici, gli artisti e scrittori. Tuttavia nella prima metà dell’Ottocento non mancavano i virtuosi, gli idoli della folla come Nicolò Paganini e Franz Liszt, i quali diventarono oggetto di un culto appassionato in quanto nel virtuoso, che era un improvvisatore assai più che un interprete, pareva di vedere oggettivata la facoltà creatrice del genio artistico. Accanto al Liszt il grande pianista virtuoso che mirava a fare della musica l’espressione di un’idea politica, si pose il polacco Frederick Chopin giustamente definito il poeta del pianoforte per il suo linguaggio musicale breve e infinito al tempo stesso, errante e malinconico ma pronto ad accendersi di vigorosa energia rievocando le dure esperienze della patria polacca. All’umanità tormentata, presa tra le braccia dei sensi e l’angoscia dell’infinito, nella lotta tra l’Io e l’Infinito, la musica diede una delle personalità più rappresentative: E’ in queste personalità che si forma la tipica concezione romantica della musica intesa come linguaggio espressivo capace di estrinsecare quel particolare messaggio che è la nozione di infinito, “ magica comunione con la natura”, mediazione soprannaturale fra sensi e spirito, fra l’Individuo e il Tutto, al di là di ogni frammentismo dell’impressione e di ogni ispirazione e descrizione formale. Tutta questa complessità si realizza nella shellinghiana e ideale Unione delle Arti. In questo breve corso verranno analizzate composizioni particolari del grande polacco: il canone in fa minore composizione rara accanto alla fuga in la minore, il preludio op. 28 n. 2 in la minore con le sue dissonanze inaspettate per l'epoca e l'ultima mazurca in fa minore, ultimo pensiero scritto poco  tempo prima della sua dipartita nel 1839 e comunque poco conosciuta nella versione filologica del pianista polacco Milosz Magin. Di Franz Liszt autore di centinaia di composizioni per pianoforte solo, analizzeremo brani non molto conosciuti, come R.W. Venezia dedicato a Richard Wagner, Nuages gris, Gondole lugubre e  Bagatelle sans tonalité.

Conoscere composizioni note e sconosciute analizzandole in modo innovativo

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What you will learn
  • Conoscere composizioni meno note di Chopin e di Liszt
  • Imparare non solo ad ascoltare con il cuore ma ad analizzare con la mente
  • Scoprire i lati misteriosi e nascosti della personalità chopiniana e dell'ultimo periodo compositivo lisztiano.

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Level: All Levels

Duration: 1 hour

Instructor: Helios D'Andrea


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